Il calcio coronarico è migliore della proteina C-reattiva nella stratificazione del rischio


Tra gli individui asintomatici con normali livelli di colesterolo LDL ed elevati livelli di proteina C-reattiva ad alta sensibilità ( hsCRP ), la misurazione della quantità di calcio nelle arterie coronarie mediante tomografia computerizzata cardiaca appare essere utile per stratificare il rischio di malattie cardiovascolari.

Il tasso stimato di eventi cardiovascolari in una mediana di 5.8 anni è stato del 2.12% per quelli con punteggio CAC ( coronary artery calcium ) pari a 0, del 4.86% per quelli con punteggio da 1 a 100, e del 13.65% per quelli con punteggio superiore a 100.

Esaminando pazienti con bassi e alti livelli di hs-CRP, è stato trovato che il punteggio CAC, ma non il livello di hs-CRP, era associato a rischio di eventi coronarici e in generale di eventi cardiovascolari.

Il punteggio CAC potrebbe essere utilizzato per individuare sottogruppi di pazienti da cui si prevede di ricavare il maggiore beneficio assoluto dal trattamento con statine ( farmaci ipocolesterolemizzanti ).

Tuttavia mancano evidenze provenienti da studi randomizzati che dimostrino che un tale approccio, considerato controverso, possa effettivamente ridurre gli eventi cardiovascolari in soggetti asintomatici.

Secondo Steven Nissen della Cleveland Clinic, la scansione del calcio non ha mai dimostrato di ridurre il rischio di infarto miocardico o di morte, sottoponendo invece i pazienti a dosi di radiazioni inaccettabili e a maggiori cateterizzazioni e impianti di stent, inutili.

La base della presente analisi è stata data dallo studio JUPITER, che ha dimostrato che il trattamento con Rosuvastatina ( Crestor ) ha ridotto l’incidenza di infarto miocardico, ictus e morte cardiovascolare nei pazienti con normali livelli di colesterolo LDL, ma elevati livelli di hs-CRP.

È stata identificata una coorte simile a quella JUPITER nel Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis ( MESA ) con l’obiettivo di determinare se la misurazione del calcio coronarico potesse stratificare i pazienti in base al rischio cardiovascolare, e identificare potenzialmente un sottogruppo di soggetti che potrebbero trarre il maggiore beneficio dalla terapia con le statine.

L'analisi ha incluso 950 partecipanti di MESA che avevano normali livelli di colesterolo LDL ( inferiori a 130 mg/dl ) ed elevati livelli di hs-CRP ( 2 mg/l o valore superiore ).
Tutti i soggetti sono stati sottoposti a due tomografie computerizzate senza mezzo di contrasto per misurare il calcio.

Si è notato che la dose media di radiazioni misurate in una scansione CAC è stata di 0.89 mSv in MESA, mentre la dose media complessiva con la moderna tecnologia variava da 0.5 a 1.5 mSv.

Quasi la metà dei pazienti ( 47% ) non presentava calcio coronarico ( punteggio pari a 0 ). Il 28% dei pazienti aveva un punteggio da 1 a 100, e il 25% aveva un punteggio maggiore di 100.

Per 1.000 anni-persona, il tasso di eventi coronarici è aumentato da 0.8 per i pazienti con un punteggio CAC pari a 0 fino a 20.2 per i pazienti con un punteggio superiore a 100. L’andamento è rimasto simile per tutti gli eventi cardiovascolari.

Attraverso un follow-up medio di 5.8 anni, il 74% di tutti gli eventi di malattia coronarica e il 60% di tutti gli eventi cardiovascolari si sono verificati nei pazienti con punteggio CAC maggiore di 100.

Applicando la riduzione del rischio che accompagna il trattamento con Rosuvastatina osservata in JUPITER ( una riduzione relativa del 44% del rischio di infarto miocardico, ictus e morte cardiovascolare ), è stato calcolato che il numero necessario da trattare ( NNT ) a 5 anni per prevenire un evento coronarico era 549 per i pazienti con un punteggio CAC pari a 0.94 per quelli con punteggi CAC intermedi, e 24 per quelli con punteggio superiore a 100.
I valori di NNT per tutti gli eventi cardiovascolari sono stati, rispettivamente, pari a 124, 54 e 19.

Il punteggio CAC presenta il vantaggio di essere una misura diretta del carico di aterosclerosi, con una piccola variabilità ai test ripetuti, ed ha soglie di rischio costanti in popolazioni diverse.
Le soglie per hs-CRP variano in base al sesso e all’origine etnica.
Gli svantaggi includono l'esposizione alle radiazioni, il rischio di reperti incidentali che portino a ulteriori esami e un costo più elevato rispetto a hs-CRP.

Un ostacolo a una più ampia adozione del punteggio CAC per la stratificazione del rischio è rappresentato dal fatto che l'uso di misure preventive come le statine, il controllo della pressione sanguigna e la perdita di peso non riducono il calcio coronarico. ( Xagena2011 )

Fonte: The Lancet, 2011

Cardio2011 Diagno2011



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